Nel XIV secolo i monaci Benedettini convertirono il bosco in terreno agricolo. Le Corti Benedettine erano i centri religiosi amministrativi, economici e sociali che, sotto la guida dei monaci, portarono ad uno sviluppo locale attraverso la bonifica e la deviazione dei corsi d’acqua alla lavorazione dei terreni divenuti produttivi. La coltivazione della vite, già nota in epoca romana, era diffusa sul territorio, e il vino prodotto nelle cantine delle Corti divenne uno dei principali prodotti che Venezia commercializzava in tutti i porti del Mediterraneo.
La Tenuta Civranetta conserva ancora la divisione agraria benedettina del XIV secolo, sulla base di regolari appezzamenti rettangolari di terre separate da fossi e rive alberate. L’azienda e’ stata convertita all’agricoltura biologica nel 1974, al fine di garantire la biodiversità e l’equilibrio ambientale necessari per la produzione di vino. Si tratta di una proprietà di 160 ettari, comprensivi di 80 ettari di vigneti immersi tra sponde alberate, prati, siepi, boschetti e stagni. Biotopi che contraddistinguono l’azienda e che favoriscono la presenza naturale di fauna selvatica.
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